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…“il giovane direttore Marcello Rota ha mestiere sicuro, gesto chiaro e vario, e anche sostanziale rettitudine di criteri interpretativi…”
Massimo Mila (La Stampa)
…“successo di Rota con Ciaikowskij…l’orchestra ha suonato magnificamente, Marcello Rota ha diretto l’opera con assoluta padronanza e con tutto il fuoco di quel suo temperamento che conferma la vibrante ed entusiastica musicalità che fa di lui una sicura promessa”.
Massimo Bruni(Gazzetta del Popolo)
…“Marcello Rota è un concertatore esperto e sicuro, dal piglio calmo e riflessivo, attento alla sostanza delle cose….Non c’era da sbracciarsi in opere del genere, ma da sorvegliare i movimenti delle masse sonore… è quanto è avvenuto sotto la bacchetta del Rota che ha ottenuto una sonorità compatta e individuata…”
Giorgio Pestelli (La Stampa)
…“La cornice musicale era assicurata dal giovane Marcello Rota, dall’approccio sicuro ed efficiente quale l’occasione richiedeva”.
G.P.Minardi (Gazzetta di Parma)
…“si sono fatti largo i giovani leoni:Marcello Rota innanzitutto che ha diretto con piglio energico”.
A.A.(Il Resto del Carlino)
…“Marcello Rota è musicista ottimamente preparato, concerta con cura, dirige con chiarezza…”
Giorgio Pugliaro (Stampa Sera)
…“l’orchestra risponde ottimamente alle sollecitazioni di Rota che ricerca nella partitura i significati più intimi, psicologici e drammatici di una vicenda carica di passionalità…”
Walter Baldasso (L’opera)
…“Don Pasquale ha avuto un successo enorme per equilibrio e fusione tra orchestra e palcoscenico, grazie alla bravura del giovane Marcello Rota..”
W.B. (Artis)
…“Marcello Rota ha diretto con mordente e cura di ogni particolare…le ouvertures Nozze di Figaro e Signor Bruschino,quest’ultima realizzata con particolare umorismo e vivacità dinamica”.
Giorgio Pestelli (La Stampa)
…“non pochi meriti lo spettacolo se li è conquistati sul campo appunto,quello musicale. Ne è stato artefice, con una direzione scrupolosa, il maestro Marcello Rota, il quale ha rimarcato le peculiari caratteristiche della partitura,vivacità, variabilità e ricchezza di umori…”
Franco Chieco (Gazzetta del Mezzogiorno)
…“riservandosi un livello medio-
Claudia Pastorino (Rassegna Musicale Italiana)
Il sentito “Largo” di Dvoràk commuove il pubblico fino alle lacrime
Il concerto dell’Orchestra Sinfonica Nazionale
della Repubblica Ceca rimane indimenticabile
“Quando Marcello Rota, dopo due bis, è tornato sul podio senza bacchetta, tra il maestro ed il pubblico si era instaurata un’amicizia musicale. Così suggestivo era stato il suo modo di dirigere, così elegante e raffinato fino alle punte delle dita che non solo l’Orchestra Sinfonica Nazionale Ceca era stata spinta al massimo rendimento ma anche il pubblico è stato impressionato in egual modo. Il culmine di questo magnifico concerto è stata l’esecuzione della sinfonia n° 9 “Dal Nuovo Mondo” presentata e diretta da Marcello Rota senza partitura in maniera impressionante, con slancio e con tale sensibilità coreografica che il pubblico poteva vedere, sentire e condividere… Marcello Rota e l’Orchestra Sinfonica Nazionale Ceca hanno aperto una nuova strada e raggiunto un nuovo livello estasiante.”
Von Ernst Richter
Alla Scala “La Strada”…“Interpretazione musicale splendida quella del direttore Marcello Rota che è riuscito a penetrare con intensità e profonda conoscenza le diverse sonorità di Nino Rota.”
Cesare Guzzardella (Corrierebit.com)
La Messe Solennelle va in scena a Catania ospite il M° Rota e Andrea Bocelli.
Un grande evento, splendido nella sua semplicità, intimo nella sua esecuzione.
…“L’Orchestra è stata perfetta assecondando le intenzioni del M° Rota che ha diretto con gusto e sensibilità e oseremmo dire con partecipata religiosità.”
Alessandro Guzzardi (unimagazine.it)
Bocelli incanta al Bellini di Catania
…“Grandi Consensi sono stati riservati anche agli altri protagonisti di questa difficile esecuzione che ha impegnato Orchestra e Coro del Bellini, diretti rispettivamente da Marcello Rota e Tiziana Carlini, che hanno reso magnificamente una partitura complessa ma di grande suggestione.”
(ANSA.it)
Messe Solennelle al Teatro Massimo “V. Bellini” di Catania
…“Il M° Marcello Rota ha diretto con alta precisione ed estrema diligenza, riuscendo a dosare con grande perizia le sonorità della composizione sacra, e soprattutto facendone emergere il grande afflato mistico ad esso sotteso e ad esso infuso da quel gran buontempone e gran burlone, ma anche grande uomo e gran musicista, che fu Gioacchino Rossiniri.”
Giovanni Pasqualino (Bellininews)
Indovinato “Turco in Italia” in chiave cinematografica
…“La direzione di Marcello Rora punta a una concertazione che corre liscia come l’olio, fra ritmiche vorticose e perfetta tenuta degli ensemble.”
Alessandro Mormile (L’opera)
Successo a Lecce per Lucia di Lamermoor con regia di Mirabella
…“Merito innanzitutto della direzione di Marcello Rota, decisa, appassionata e nel contempo lucidamente volta a realizzare, con costante tensione drammatica, un equilibrio fecondo fra lo spessore orchestrale e le avvincenti ed espressive tessiture vocali.”
Nicola Sbisà (La Gazzetta del mezzogiorno)
“Tosca” shine at Detroit Opera House
…”grazie a un direttore competente, Marcello Rota, e a un cast molto intelligente, capace e giovane, questa “Tosca” descrive l’inquietante concetto di amore e idealismo intrecciati e distrutti da lussuria, gelosia e ambizione.”
Lawrence B. Johnson (Detroit News)
“Tosca” sofisticata al MOT
…”Il direttore Marcello Rota ha costruito la sua visione all’interno di una sontuosa scenografia naturalistica originariamente destinata alla Baltimore Opera…Nella buca, Rota ha mostrato una maggiore sensibilità nel supporto ai cantanti piuttosto che nel tentativo di esprimere la passione (e la violenza) delle coinvolgenti melodie pucciniane. Dopo un’esecuzione incerta nella serata d’apertura, l’orchestra si è rilassata…”
Mark Stryker (Detroit Free Press)
…molto coraggio per Cavalleria e Pagliacci
…”Questa volta le lodi maggiori spettano alla sicura bacchetta di Marcello Rota, cha sa perfettamente con chi ha a che fare sul palcoscenico e, per favorire i cantanti, sceglie la via di una concertazione di asciutta drammaticità e concisa tenuta teatrale. Per questo la sua lettura carica la tensione narrativa dei dovuti slanci, ma si presta anche a spontanei e comunicativi abbandoni nel dar giusta configurazione sonora alle grandi frasi melodiche degli intermezzi di enrambe le opere.”
Alessandro Mormile (L’opera)